Le Luci Della Centrale Elettrica Forum

Estratti da "Cosa Racconteremo Di Questi Cazzo Di Anni Zero"

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NottambuloVinxiano®
view post Posted on 19/10/2010, 18:03




Era incredibile, cambiavano gli ingredienti ma il sapore delle cose che facevi era sempre lo stesso. delicatissimo, per usare un eufemismo.

Poi penso che la cosa che hanno in comune le nostre case e le nostre giornate è che sono da ristrutturare

Però il mio letto ti fa schifo - chissà chi c’ha dormito e con chi c’hai scopato - mi dici.

E non ci resta che scoppiare a ridere a dirotto. e quando ci incontriamo fare finta di non vedersi e poi spararsi alle spalle
ma con l’amore necessario a fare passare la pallottola da una parte all’altra senza sfiorare nessun organo vitale.
continuiamo a camminare con i nostri giubbotti antiproiettili e in tutte e due le mani quegli arnesi elettrificati
che servono per scacciare i cani, per tenere a debita distanza i nuovi rapporti umani

Andiamo a farci male. con la tachicardia quando s’incrociano posti di blocco della polizia e
butti fuori dal finestrino tutto. Non lo ritroveremo mai.mai e poi mai.

e il cuore è una gomma da masticare

sarebbe bello ricordarsi anche di chi non ci lascia vistose cicatrici

Nei tuoi occhi annegheremo, e la digos ci farà un servizio fotografico

e confusamente le nostre personalità procedono in file sparse.

i viaggi solitari i percorsi arroganti sono finiti male senza proclami senza giubilei nelle piccole storie,
nelle vite spezzate ricucite alla cazzo

Ti saluto quando ti vedo passare ma abbiamo i vetri oscurati e non mi riconosci.

Ho perso un figlio. ho perso un foglio su cui avevo scritto delle cose che non mi ricordo.
solo che tutto sia sopportabile e rivoluzionabile. e che la solitudine sia solo un animale
domestico. invece di complicarci lo stomaco e di disidratarci in litri di pianti.

Le nostre vite precedenti, cosa stavamo facendo contemporaneamente. Amare è tutto un tornare che cazzo vuol dire.

Ti lascerai dietro le catastrofi, ma ci sarà sopra il copyright. E io che credevo che morivano.

Soprattutto mi terrorizzano le cose che si avverano. e io rimango intrappolato nei miei tre anni precedenti,
che se non fossero passati adesso sarebbero sorpresi.

Venderemo le nostre giornate. Ti aiuto a smantellare i sogni, a disinnescare le ansie.
baciandoti sulle guance sulle lacrime sulle giostre

smetterò poi questa operazione commerciale di guardarmi dentro e di guardarmi attorno.

Perderemo poi anche i capelli. e questi migliori anni della nostra vita.

sei nei miei cuori dislocati altrove, dove costa meno la manodopera.

e i cruciverba coi sentimenti. e nella solitudine generale ma non condivisa nell’antartide generazionale.
mi fa abbastanza male. ma non è niente. niente di che.

E tu che entri col piccone e col casco da minatore nel mio cuore.

Tu che perdi la pazienza e la fai suonare con il cellulare per ritrovarla

abbiamo dei campi nomadi nel petto. E a te sembra sempre di perderti tutto.

Per risarcirti i giorni e i giorni grigi. per ricucirti i polsi e riaggiustarti le dita. per pagare le multe dei miei
divieti di fermata e di sosta nella tua testa.

appoggiata di schiena alla parete sei una specie di intonaco che nasconde le crepe e le interferenze

amori in miseria. o solo ipoglicemia collettiva.

Ti suono una cosa che mi accorgo che suona male. Il tempo impreciso di una sigaretta

Scriverti sulla fronte torno subito, e poi non tornare mai.

sbarco nella tua vita come una nave fatiscente gremita di immigrati clandestini, a Lampedusa
tra i turisti. Voglio che prendi le mie bandiere e le bruci.

Chissà se sono solo un bisogno fisiologico gli abbracci.

un detergente intimo per dimenticarti di tutto.

Che anche se sei diventata una donna bionica ti si arrugginiscono le guance.

In poche parole volgari, mi capita raramente di pensarti.

sarai un monumento nelle mie viscere, darò il tuo nome a migliaia di piazze e a milioni di vie.
La materia grigia nelle betoniere e misurare col sismografo il rumore di frizione che sfrega
o i nostri cuori che tossiscono, come per attirare l’attenzione.
La melodia che hai composto andando via.

non moriremo tra le braccia di questa città.

A volte pensi che siamo come quegli animali dei documentari che non si capisce mai se
si stanno massacrando o se stanno facendo l’amore

Fuori dai finestrini le nature morte le macchine fracassate, le braccia e le portiere
e le lamiere abbracciarsi, e tu ti giri per dirmi guarda come siamo friabili.
dai guarda quanto siamo friabili.

Mi è sempre dispiaciuto per il fumo passivo dei miei monologhi che ti faceva puzzare i capelli e i vestiti

Ti tolgo i vestiti e intanto corro su per le scale. puoi accendere pure la luce per rivestirti più in
fretta, puoi amarmi come una madre, come vuoi tu, puoi ammalarti di me. come dei genitori e dei luoghi
che abbiamo lasciato. come le città che ci telefonano di sera, anche stasera.

davvero vorrei circumnavigare i tuoi occhi

Chissà se finiremo a consumare i clacson

E quanto costano le cose che ci diciamo,le nostre camere separate, le tue paranoie che ti alitano
i bambini sugli occhi e ci vedi male

Addobberemo il cielo al neon, lo spegneremo poi. senza le finestre

diamo spazio ai nostri problemi rendiamoli insormontabili diamogli da mangiare e da bere.
Poi guardiamoli col telescopio mentre dormiamo sulla luna che era solo la tua schiena

se non vuoi sentirmi cerco di assordarti

Ero solo stancomorto e non mi ricordavo dove avevo parcheggiato la macchina e le cose che ci siamo
detti che sono sopravvissute agli ultimi raid aerei delle nostre bocche.

Vattene calpesterò tutto quello che ami come se calpestandolo potessi farci del vino

Parlavamo delle nostre interiorità come se fossero delle metropoli. Quando dopo gli scontri ogni sigaretta sapeva
di lacrimogeno. E tafferugli contro le nostre solitudini, o tu o io. E ascoltiamo le paranoie con lo stetoscopio,
le lasciamo blaterare in un auditorium. Ci sono crollati dentro degli edifici.

Che io ti voglio bene a fondo perduto. gli inutili attentati agli organi cardiaci

Le ombre cinesi che hanno lasciato sugli schermi le tue parole, le parole che sono residui bellici

che da piccola parlavi con il mare per farloagitare. e ci viene l’alta marea negli sguardi.
starai dentro di me in ergastolo.

Che avevamo l’inesperienza necessaria. eravamo dei fiori insperati. ci siamo molto probabilmente
rovinati e migliorati

E si riposano gli occhi sugli airbag in attesa dei soccorsi.

Mi dicono che siamo architetti ingegneri geometri e muratori delle nostre decisioni

E quando mi trovo a mezzogiorno a letto a trascrivere i tuoi silenzi

La gioia è una fermata della metropolitana, neanche troppo richiesta

E le stereo è da rottamare, ha dei problemi esistenziali.

Morire per la mancanza di idee, ma di morte lenta

i coiti interrotti le lettere tristi che si sono decomposte. e quintali di foglie morte

Tra di noi potrebbe finire con una constatazione amichevole, con una constatazione del nostro niente

viviamo come degli alluvionati, nelle nostre scelte esasperate, nel crollare delle mensole attaccate di notte,
nelle poche confidenze, nei posti dove non ti aspettavano

E gli occhi sono delle specie di vetrine ma senza i manichini dietro

credi di piangere ma era che pioveva un po’ per tutti

poi ti dico anche che non è detto che ho ragione anche se parlo convinto

Respiriamo profondamente come i monaci buddhisti, per non farsi andare di traverso l’universo

Ti ricordi quando volavamo sulle ortiche, quando atterravamo sulle ortiche

Le altalene sono appese ai fili spinati, ai tuoi dubbi. Tu e i tuoi piatti rotti.
Tu e i tuoi letti rotti. e le nostre fughe solitarie

Tutti i nostri occhi pieni di disordini, di chiavi duplicate di nascosto e poi perse

Chiediamoci cosa diventeremo, cosa saremmo diventati. coniughiamo ancora male i verbi.
La tua intelligenza è in un cantiere credo. Tra i trifogli che ci crescevano attorno, solo i trifogli

sui letti sgualciti, come le lacrime cadiamo negli angoli.

Ma poi, poi cosa faremo. chi fabbrica i piani b. i piani c.

Ma lasciateci sciogliere in questa pioggia, con le stelle inchiodate ai soffitti

il nostro scambio d’organi ha imbrattato le pareti dobbiamo ridipingerle. Ti ho detto che non volevo
scalfirti e tu mi hai chiesto se parlavo sempre così. io ti ho detto di no, che stavo biecamente
cercando di stupirti. a forza di cambiare colori alle pareti ci siamo intossicati e
biascichi delle nostre fragilità ma tanto non diventeremo mai di cemento armato

Descrivimi le tue mani e sfilati le scarpe per andare a dormire e sfilati i pensieri neri metallizzati

Altri minatori sottopagati lavorano diciotto ore nei nostri cuori.

quando a forza di ferirci siamo diventati consanguinei

mi distraggo mentre mi parli delle tue giornate perché non compaio più tra i titoli di coda

La notte era blu metallizzata e ci correvamo dietro facendo finta di non vederci.
sotterrando tra colpi di tosse e conversazioni la nostalgia, il nostro reparto di artiglieria,
il nostro reparto di cardiologia. e i nostri ricordi si mettevano a dormire su tutti i centimetri liberi
di pavimento della casa dei miei genitori

e hai presente gli incubi che diventano così ingestibili che ti svegli

faremo provviste di affetto.

hanno fatto detonare gli arcobaleni perché tanto sono tutti daltonici

Dove saremo relegati. quando scongeleremo tutti i silenzi. Dici che anch’io, dove sono
passato, ho sempre distrutto tutto e tutti. che finirà a spargimenti di sale sul tuo cuore

E si zittirono le chitarre in tutte le spiagge del Montenegro, arrivavano da Bari i traghetti a basso costo.
e inciampavamo sulla sabbia finta per le tequila a un euro. Ci cadono in testa le stelle inchiodate male,
chissà quando tornerà l’estate di tre anni fa.

Quando anche le stelle sono state trasportate coi tir e appiccicate al cielo col timer per farle cadere
con le granate di san Lorenzo

Arrivavano a riva delle bottigliette con dentro arrotolati dei fogli di carta che credevi
fossero delle poesie ma erano delle multe e delle bollette da pagare.

Inni nazionali per pochissimi

E durante i temporali stavamo in mezzo alla spiaggia, arrampicandoci l’uno sull’altro sperando che un fulmine
illuminasse qualcuno di noi. Invece ci ha solo divisi. ci hanno divisi tutti. E le canzoni non servono a niente

Se non fosse per questi stravolgimenti climatici cardiaci e personali sarei più normale.
E il razzismo dilagante viscerale che abbiamo intorno amore non ci farebbe incazzare a morte

schiariamoci le idee, allontaniamole dalle nuvole. e dall’aria fredda. dai cieli indecifrabili che ci sorvolano come
degli aerei turistici.

e ti diventavano le guance rosse, come in quella canzone del cazzo che sappiamo a memoria senza volerlo

Le nostre anime inaccessibili le abbiamo intossicate. Le nostre scenografie non sono ancora crollate.

mentre dormiamo le esalazioni di monossido di carbonio del nostro amore ci fanno finire al prontosoccorso
o direttamente sul telegiornale.

– Dopo questa lavanda gastrica di ottimismo a cosa vuoi sottopormi – mi hai detto.
e sono cadute le risate sulle rotaie che spaccavano i campi.

deleghiamo ai piccioni la soddisfazione di cagare sorvolando lo stato pontificio

e i nostri oroscopi e le nostre previsioni del tempo sbagliano quasi sempre. - spegni la luce. –

Il blu oltremare delle nostre anime assiderate

Vedrai che scopriremo delle altre americhe io e te.

Il mestiere di vivere, ogni tre frasi alzi gli occhi e guardi il muro bianco sporco davanti a te.
i tuoi piccoli principi tutti appesi

Intanto il nostro amore diciamo che si è trasformato, gli abbiamo messo una maschera d’ossigeno.
ma non crediamo che ce la farà. anche per i nostri orari diversi, sì certo anche per i
nostri orari diversi

Delle officine nel nostro intestino, nel nostro destino e nel mare salmastro della
stanza in cui ti sei trasferita

A volte si sente male quando mi chiami perché la capsula microfonica del tuo telefono è piena di lacrime.
Lo so, lo so. I rami degli alberi la mattina sono ancora coperti di strani rimpianti e le tua ciglia di brina.
E me ne accorgerò solo quando ti avrò persa

Il colore inchiostro dei nostri sguardi migliori proiettati al futuro del nostro futuro, e le ruspe dietro di noi.

Qualche anno, e solo gli orizzonti immediati, quelli che raggiungiamo sputando davanti a noi.

Lo scompartimento della tua piccola gabbia toracica che perde, che sgocciola come un frigorifero sbrinato.
Dici che tanto lo sapevamo che l’eternità era un nostro modo di dire

per i nostri voli rasoterra per la storia, per questa operazione commerciale
di diventare degli adulti. e quella chirurgica di separarci.

Avvolgiamo nel cellophane il nostro amore e lo carichiamo in macchina

Nei nostri sogni ricorrenti. Ci sono dei black out perché ci sono troppi condizionatori accesi.
La nostra guerra d’indipendenza non serviva.

La mia solitudine adesso è alta tre metri

I nostri corpi estranei e dei silenzi. quando ho pensato che sei come l’edera. Quando hai pensato che sono come l’edera

le nostre parole erano anidride carbonica. Questo cielo fosforescente e i doppi vetri che non bastano per dimenticarci

Quando finalmente usciranno le farfalle che abbiamo nello stomaco. per ritrovare delle paroleVia, via, prima che si ricordino di noi.

c’erano dei bagliori in fondo alla strada, ma non riuscivamo a capire se era un temporale o una discoteca.


:wub: :wub: :wub: :wub:
 
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Bonnie Blueberry
view post Posted on 19/10/2010, 18:08




Mazza che lavoro certosino hai fatto, grazie!
CITAZIONE
Chissà se sono solo un bisogno fisiologico gli abbracci.

Una delle mie preferite di tutto il libro, mi è entrata dentro ed è una frase a cui adesso penso ogni volta che mi viene voglia di abbracciare qualcuno.
 
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NottambuloVinxiano®
view post Posted on 19/10/2010, 18:11




CITAZIONE (Bonnie Blueberry @ 19/10/2010, 19:08)
Mazza che lavoro certosino hai fatto, grazie!
CITAZIONE
Chissà se sono solo un bisogno fisiologico gli abbracci.

Una delle mie preferite di tutto il libro, mi è entrata dentro ed è una frase a cui adesso penso ogni volta che mi viene voglia di abbracciare qualcuno.

Figurati,ce lo avevo da secoli sul pc :D

A me piace troppo questa:

CITAZIONE
appoggiata di schiena alla parete sei una specie di intonaco che nasconde le crepe e le interferenze

Ma te hai il libro cartaceo? :cry:
 
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Bonnie Blueberry
view post Posted on 19/10/2010, 18:17




:) tu no?
CITAZIONE
smetterò poi questa operazione commerciale di guardarmi dentro e di guardarmi attorno.

Anche questa è notevole. Di quella che piace a te me ne ero dimenticata, mi ha fatto piacere che l'hai ricordata.
 
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NottambuloVinxiano®
view post Posted on 19/10/2010, 18:19




CITAZIONE (Bonnie Blueberry @ 19/10/2010, 19:17)
:) tu no?
CITAZIONE
smetterò poi questa operazione commerciale di guardarmi dentro e di guardarmi attorno.

Anche questa è notevole. Di quella che piace a te me ne ero dimenticata, mi ha fatto piacere che l'hai ricordata.

Io Vasco l'ho scoperto un 4 mesi fa,fin troppo tardi :cry:

Il libro l'ho letto perchè l'ho trovato in PDF!
 
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Bonnie Blueberry
view post Posted on 19/10/2010, 18:22




CITAZIONE (NottambuloVinxiano® @ 19/10/2010, 19:19)
CITAZIONE (Bonnie Blueberry @ 19/10/2010, 19:17)
:) tu no?
CITAZIONE
smetterò poi questa operazione commerciale di guardarmi dentro e di guardarmi attorno.

Anche questa è notevole. Di quella che piace a te me ne ero dimenticata, mi ha fatto piacere che l'hai ricordata.

Io Vasco l'ho scoperto un 4 mesi fa,fin troppo tardi :cry:

Il libro l'ho letto perchè l'ho trovato in PDF!

Mmm, non pensare che io l'abbia conosciuto molto tempo prima di te, ne avevo sentito parlare da due anni fa, ma poi per tanti motivi l'avevo accantonato (ma non dimenticato), ed è riuscito fuori alla fine dell'inverno scorso. Ed è nato l'amore :P
Oddio l'hai trovato in pdf! Bravo!
 
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NottambuloVinxiano®
view post Posted on 19/10/2010, 18:24




CITAZIONE (Bonnie Blueberry @ 19/10/2010, 19:22)
CITAZIONE (NottambuloVinxiano® @ 19/10/2010, 19:19)
Io Vasco l'ho scoperto un 4 mesi fa,fin troppo tardi :cry:

Il libro l'ho letto perchè l'ho trovato in PDF!

Mmm, non pensare che io l'abbia conosciuto molto tempo prima di te, ne avevo sentito parlare da due anni fa, ma poi per tanti motivi l'avevo accantonato (ma non dimenticato), ed è riuscito fuori alla fine dell'inverno scorso. Ed è nato l'amore :P
Oddio l'hai trovato in pdf! Bravo!

Eh,son stato una settimana a cercarlo,io e un mio amico,alla fine lo ha trovato lui xD
Anche se voglio la soddisfazione di averlo cartaceo :cry:
 
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Bonnie Blueberry
view post Posted on 19/10/2010, 18:27




CITAZIONE (NottambuloVinxiano® @ 19/10/2010, 19:24)
CITAZIONE (Bonnie Blueberry @ 19/10/2010, 19:22)
Mmm, non pensare che io l'abbia conosciuto molto tempo prima di te, ne avevo sentito parlare da due anni fa, ma poi per tanti motivi l'avevo accantonato (ma non dimenticato), ed è riuscito fuori alla fine dell'inverno scorso. Ed è nato l'amore :P
Oddio l'hai trovato in pdf! Bravo!

Eh,son stato una settimana a cercarlo,io e un mio amico,alla fine lo ha trovato lui xD
Anche se voglio la soddisfazione di averlo cartaceo :cry:

Complimenti al tuo amico *che politicamente scorretta sono xDD
Dai che un giorno ce l'avrai! E dopo non lo mollerai più e lo leggerai e rileggerai
 
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NottambuloVinxiano®
view post Posted on 19/10/2010, 18:27




CITAZIONE (Bonnie Blueberry @ 19/10/2010, 19:27)
CITAZIONE (NottambuloVinxiano® @ 19/10/2010, 19:24)
Eh,son stato una settimana a cercarlo,io e un mio amico,alla fine lo ha trovato lui xD
Anche se voglio la soddisfazione di averlo cartaceo :cry:

Complimenti al tuo amico *che politicamente scorretta sono xDD
Dai che un giorno ce l'avrai! E dopo non lo mollerai più e lo leggerai e rileggerai

Già lo faccio col PDF :lol:
 
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Bonnie Blueberry
view post Posted on 19/10/2010, 18:29




CITAZIONE (NottambuloVinxiano® @ 19/10/2010, 19:27)
CITAZIONE (Bonnie Blueberry @ 19/10/2010, 19:27)
Complimenti al tuo amico *che politicamente scorretta sono xDD
Dai che un giorno ce l'avrai! E dopo non lo mollerai più e lo leggerai e rileggerai

Già lo faccio col PDF :lol:

Figurati con la carta che non rischi neanche di intrecciarti gli occhi :)
 
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tuccin
view post Posted on 18/3/2011, 12:55




Lo sto leggendo da ieri. Non voglio dire di essere "delusa" perchè non è possibile, Vasco e la parola "delusione" non possono stare nella stessa frase xD però mi aspettavo di trovare materiale più inedito, insomma finisce che i versi che già conosco mi "arrivano" subito (valà che termine televisivo) mentre quelli nuovi meno. Il fatto poi che passi di palo in frasca - qualcuno dirà "è questo il bello" - mi rende poco agevole la lettura. Penso insomma che gli stessi versi cantati, con l'espressività di Vasco + musica, rendano molto di più. In ogni caso non voglio dare un parere affrettato, vi farò sapere quando lo finisco^^
 
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Bonnie Blueberry
view post Posted on 18/3/2011, 18:11




Noi aspettiamo ^^
CITAZIONE
però mi aspettavo di trovare materiale più inedito, insomma finisce che i versi che già conosco mi "arrivano" subito

Ti capisco, anch'io ho provato un po' questa sensazione, poi ho cercato di cambiare atteggiamento e ho iniziato a vedere il libro come un libro di poesie in prosa. Oppure, come è scritto in quarta di copertina, "un libro di fotografie senza didascalie".
 
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tuccin
view post Posted on 20/3/2011, 13:48




CITAZIONE
"un libro di fotografie senza didascalie".

sì mi sembra una descrizione appropriatissima, è così: sono come delle fotografie di attimi. Non ho ancora finito di leggere, però volevo comunque condividere una considerazione: secondo me è un libro da leggere e rileggere, un po' come le canzoni... che vanno ascoltate e riascoltate con attenzione. Alla prima lettura mi lascia poco, cioè ho immediata soddisfazione, come se leggessi appunto una "poesia in prosa" ma se, ad esempio, provo a ricordare quello che ho letto, mi rimane quasi nulla.
Ciò non toglie che i versi siano spettacolari e che tra gli inediti c'è davvero qualcosa che meriterebbe di essere "cantato".
 
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Bonnie Blueberry
view post Posted on 20/3/2011, 18:52




CITAZIONE
secondo me è un libro da leggere e rileggere, un po' come le canzoni... che vanno ascoltate e riascoltate con attenzione

Verissimo. Anche per me la prima lettura è stata un po' deludente e destabilizzante, ma considera anche che quando ho letto il libro non era ancora uscito il disco nuovo, quindi per me era inedito molto più materiale.
 
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Myricae
view post Posted on 3/4/2011, 16:09




Pensate che si possa ancora trovare in giro questo libro? Ho letto degli spezzoni e ha l'aria di essere meraviglioso :-).
 
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24 replies since 19/10/2010, 18:03   53269 views
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